Sacro Gra
Dopo l’India dei barcaioli, il deserto americano dei dropoout, il Messico dei killer del narcotraffico, Gianfranco Rosi ha deciso di raccontare il suo Paese girando e perdendosi per tre anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma, per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo continuo frastuono.
L’opera è stata presentata in concorso alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dove ha vinto il Leone d’oro al miglior film: è il primo documentario nella storia della rassegna veneziana ad aggiudicarsi il massimo riconoscimento.